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Autore:
Augusto Monti
Editore:
Araba Fenice
Anno:1993
Condizioni: OTTIME CONDIZIONI
Categoria: BIOGRAFIE STORIA SAGGI
ID titolo:97318981
"I SANSSOSSI’." è in vendita da domenica 28 gennaio 2024 alle 10:54 in provincia di Modena
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Note su "I SANSSOSSI’.": cartonato in tela con sovracopertina e cordino segnalibro Introduzione di Aldo A. Mola. Augusto Monti: educatore e scrittore di Massimo Mila I Sanssôssí - ovvero Tradimento e fedeltà, ovvero ancora La storia di Papà - sono il romanzo di un uomo, Bartolomeo Monti, che lotta disperatamente tutta la vita per sfuggire al destino preparatogli dalle innumerevoli generazioni degli avi. In un delicato intreccio di rapporti tra padri e figli che vanno dall’adorazione alla ribellione, il vivido scorrere della grande storia - Napoleone e Pio VII, Carlo Alberto e la I Guerra d’Indipendenza, Saracco, Giolitti e l’Italia da costruire, l’Europa della diplomazia e quella delle trincee - fa da contrappunto ad una vicenda esistenziale di piccole avventure quotidiane a volte struggenti, più spesso tragiche, quasi sempre (nella banalità del reale senza trama) incompiute. Il racconto dell’educazione di Carlìn - l’alter ego narrativo di Augusto Monti scrittore - fatta di passeggiate, di favole e di poesie, diventa così processo di redenzione e di riscatto morale, come se nel ricordare, nel riordinare, nel narrare fosse in qualche modo possibile alleviare la malinconia che viene la sera al pensiero del giorno appena trascorso. - Carlìn! - Papà? - Ma tu, pur se manco io, sarai buono a proseguir da te? - Sì Papà. - E tu, se un’occasione si presenta, se l’occasione si presenta, tu, Carlìn, te la lascierai scappare come me? - Il piccino levava gli occhi a Papà. Bene bene non capiva. Papà calava gli occhi sul piccino. Il piccino rispondeva sicuro: - No, Papà. Sta’ tranquillo che no.
La scrittura della storia di Papà nasce dalla consapevolezza che non c’è altro modo per riaggiustare gli errori della vita, della storia, dei tempi: comporre la biografia dell’eroe mostrando continuamente la realtà del suo cuore, quella che il mondo non conobbe o conobbe troppo poco e male, per una rivincita, nella scrittura, contro il mondo stesso e le occasioni sfuggite all’eroe e gli sbagli commessi per l’incapacità ad adattarsi ai tempi, ad assecondarne i caratteri, a servirli invece di giudicarli e accusarli di difetti e colpe. Ciò che Monti cerca di raggiungere proprio attraverso la ricchezza e la varietà della narrazione è la rappresentazione dell’inesauribilità della vita, nell’ottica di un ottimismo degli uomini che sembra essere in ogni momento necessario recuperare e dimostrare con nuovi personaggi e nuove vicende. Il narrare di Monti è un narrare che ha per fondamento autentico l’entusiasmo dell’avventura,: tanto più inesauribile e straordinaria quanto, in apparenza, più costretta da termini spaziali circoscritti e compressi, come Ponti, Cortemilia, Monastero, Monesiglio, via Santa Chiara a Torino, contrada di Po, la collina di Valsalice e Superga, luoghi dove tutto sembrerebbe congiurare a imporre la norma e l’abitudine, ma dove, invece, pienamente può scattare l’infinita capacità di rinnovarsi che hanno i suoi personaggi, soprattutto Papà, ma anche i compaesani, i parenti, gli amici
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