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Autore:
Manlio Cancogni
Editore:
Editoriale Nuova, Milano
Anno:1982, I edizione
Collana: Fuori collana
Condizioni: OTTIME CONDIZIONI
Categoria: LETTERATURA ITALIANA. NOVECENTO. ROMANZI
ID titolo:78810673
"Le leonesse" è in vendita da venerdì 8 gennaio 2021 alle 10:46 in provincia di Verona
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Note su "Le leonesse": Libro in 8vo, legatura editoriale in piena tela con sovraccoperta illustrata, 299pp, ottimo stato. Introduzione dell’autore.
“Leonesse” erano chiamate, in altra epoca, le signore che si distinguevano per avvenenza, eccentricità, e soprattutto per l’ambizione d’essere creature “eccezionali”. In questo romanzo ispirato a vicende realmente accadute, sono le donne che ruotano intorno al mondo di palazzo Chigi, quando Galeazzo Ciano era ministro degli Esteri e primeggiava nella società della capitale. Tra gli Anni Trenta e gli Anni Quaranta, la vicenda di una complessa maturazione, che è ritratto e metafora dell’Italia, “pubblica” e “privata”, innocente e corrotta.
Questo romanzo di Manlio Cancogni, ispirato a vicende reali, delinea uno dei periodi più drammatici ed irrisolti della nostra storia. Le leonesse sono le donne che attorniano Galeazzo Ciano: mogli, amanti e sorelle di diplomatici. Giovani e meno giovani, si muovono nel crepuscolo del sogno imperiale italiano, atraverso la guerra e i cupi bagliori dell’ultimo fascismo, sino a riannodare, all’indomani della sua caduta, i fili di una forse improbabile speranza. La protagonista è Sophie, moglie di un giovane funzionario, mediocre quanto fatuo. La sua è una complessa maturazione: amante di Ciano – e non è certo la sola – lo seguirà, in un alternarsi di fedeltà e tradimenti, soprattutto verso se stessa, fino a ritrovarsi, nel 1945, con lo stupore attonito d’una nuova ragione di futuro. Nella sua vitalità, più biologica che morale, è metafora dell’Italia, femminea nelle sue passioni, capace di confondere le bassezze con gli eroismi, insieme innocente e corrotta. I grandi avvenimenti sono filtrati attraverso le vicende personali, gli intrecci e gli intrighi sono parte di un più vasto disegno: il destino collettivo che trascina con sé i destini personali, travolgendoli nella sua cieca razionalità. Gli anni dal ’39 al ’45 – dei cui fantasmi ancora non ci siamo liberati – vivono nelle pagine di Cancogni: tanto che se non sapessimo cos’è realmente accaduto, ce lo chiederemmo.
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