Scatti di poesia di Massimiliano Sonsogno e Roberto Franchini

13,00 €

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Scatti di poesia

Autore: Massimiliano Sonsogno e Roberto Franchini
Editore: Punto e Virgola
Anno:2020
ISBN: 9791280217035
Condizioni: NUOVO
Categoria: POESIA
ID titolo:77033788

"Scatti di poesia" è in vendita da venerdì 18 settembre 2020 alle 17:44 in provincia di Pavia

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Note su "Scatti di poesia":
PREFAZIONE di Massimo Costa
Quando si studiano le poesie a scuola, i testi delle antologie sono sempre accompagnati da immagini didascaliche. L’Infinito di Leopardi diventa una siepe dalla quale si intravede il panorama dalla collina.
San Martino di Carducci viene immancabilmente accompagnata dal campanile con il cielo solcato dagli stormi di uccelli. Di fianco ai versi ungarettiani di Soldati invece compare sempre la foglia: in alternativa – grande guizzo di fantasia – ecco un militare sofferente.
Immagini che non aggiungono nulla al testo scritto, e che anzi spesso finiscono per ingabbiare
l’immaginazione in schemi banali e preordinati. Fin da bambini, però, ognuno si immagina il colle di Leopardi come vuole. E ogni malcapitato studente disegna nella propria mente il corpo di Silvia: alta, bassa, riccia, bionda. Sicuramente era giovane (la breve vita mortale...), ma qual era il suo aspetto? E Beatrice? Senza dubbio era più bella della sua amica, quella “donna schermo” che Alighieri fissava per non farsi vedere dalla sua amata (non ricambiato).
Ma ognuno Beatrice la immagina come vuole.
Ecco perché la scommessa di MaxeRoberto – mi piace scriverlo così, tutto attaccato come fosse un’unica persona – si presentava difficile come scalare l’Everest a mani nude. Invece lo scatto di poesia del libro è proprio quello di completare la parola con la fotografia. Immagine e testo non sono affiancati né sovrapposti, ma compongono un’unica opera. La fotografia non rappresenta – o meglio non rappresenta soltanto – un’illustrazione; bensì è un organo vitale della poesia. Un cuore, un polmone, fate voi. Tanto è vero che sfogliando la pagine del volume, inizialmente prevale la curiosità sulla scelta dell’immagine: che forma prenderà il Contro-sense? E la separazione raccontata da Marmellata come diavolo sarà inquadrata in un’immagine? Pagina dopo pagina, però, ci si rende conto che la poesia non termina con l’ultimo verso ma proprio con la foto. Senza l’immagine – e qui sta la straordinaria bravura di MaxeRoberto - la poesia
risulterebbe amputata, incompiuta, debole come un iPhone scarico.
La fotografia, qui, è la chiave che mette in moto la poetica. In tutti i suoi registri: gioia, disperazione, felicità, commozione. Emozioni intrecciate e contrastanti, come nel finale fulminante di Gioia: .
È la vita.
E la vita è fatta di bar, amori, delusioni, improvvise gratificazioni, bicchieri di vino, scherzi, autostop, auto d’epoca che portano in cielo papà.
Alle radici dei sentimenti ci si può arrivare in tanti modi: con la parola scritta, il video, l’immagine.
Oppure, come han fatto MaxeRoberto, con gli Scatti di poesia.
Peter Pan si rassegni: c’è qualcuno che è riuscito a catturare la propria ombra.
E l’ha messa in pagina.


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