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Lettere d’amore sulla bellezza |
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Autore:
Vittorio Gassman & Giorgio Soavi
Editore:
Longanesi, Milano
Anno:1996, II edizione
Collana: La Gaja scienza
Condizioni: COME NUOVO
Categoria: LETTERATURA ITALIANA. NOVECENTO
ID titolo:66541038
"Lettere d’amore sulla bellezza" è in vendita da martedì 30 luglio 2019 alle 13:22 in provincia di Verona
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Note su "Lettere d’amore sulla bellezza": Libro rilegato in tela editoriale con sovracopertina, in condizioni perfette, pari al nuovo. Pag. 230
L’estate scorsa, dopo una cena in un rifugio appena sopra Cortina d’Ampezzo, Vittorio Gassman chiese di dare un’occhiata alla mia casa. Una volta sistemati sui divani, Vittorio guardò le pareti del mio salotto con grande intensità. Ma rimase zitto per una decina di minuti, sprofondato nella considerazione di quanto e come potesse essere strana, o esorbitante, la casa di un amico. Piena di quadri e disegni; ma tutti così addossati gli uni agli altri da sembrargli la catasta di una cosa piacevole. Alla quale, tuttavia, non riusciva a dare un senso logico. Aprì bocca per dirmi: un giorno che hai tempo mi parli della bellezza della pittura? Risposi che ci sarebbe voluta la vita intera. Precisò, che per lui, la bellezza consisteva unicamente nella parola. La parola, l’endecasillabo; il verbo, inteso come la poesia declamata, o una pagina scritta in modo tale da esaltarlo. Il resto contava poco. Sì, a dire la verità - continuò Gassman - ho amato anche i quadri, e ne ho anche comprati parecchi, ma mi hanno anche incantato per poco. Ciò che mi fa stare dritto in piedi è la parola, nient’altro. Non credere che non sia stato pazzo di Mozart, di Bach, di Beethoven. Li ho amati e li amo: ma la necessità, la vocazione estrema, e quindi la pazzia non è mai stata per loro. Restai zitto. Perché niente gli era più affine di ciò che mi aveva detto. Il mattino seguente verso le sei, uscii di volata dal letto per scrivergli una lettera sulla bellezza della pittura. Perché la bellezza che mi sta a cuore è quella che gira attorno ai quadri e ai disegni. Una settimana dopo scrissi altre due lettere che mi guardai bene dal consegnargli. Perché non sapevo di aver cominciato un libro sulla bellezza. Cosa mai serviva mandargli quello che avevo fatto? Le prime tre lettere erano state il mio modo segreto di reagire, e basta. Tre mesi più tardi la moglie di Gassman mi disse al telefono che Vittorio era piombato in una depressione che gli stava togliendo la voglia di desiderare anche una sola cosa. Ma chiedeva di me. Voleva sapere cosa stessi facendo. Allora gli ho mandato la prima di queste tre lettere e un mese più tardi lui mi ha risposto. (Giorgio Soavi)
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