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DEL PRINCIPE E DELLE LETTERE, CON ALTRE PROSE |
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Autore:
Vittorio Amedeo Alfieri ( Conte )
Editore:
BARBERA, BIANCHI E COMP - FIRENZE
Anno:1859 Prima edizione
Collana: Collezione Diamante, celeberrima collana curata da Giosue Carducci
Condizioni: OTTIME CONDIZIONI
Categoria: Letteratura Italiana Libri da viaggio I Classici Grandi autori Vittorio Alfieri edizioni Barbera Risorgimento Nazionale opere prestigiose
ID titolo:48096359
"DEL PRINCIPE E DELLE LETTERE, CON ALTRE PROSE" è in vendita da martedì 12 dicembre 2017 alle 13:26 in provincia di Parma
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Note su "DEL PRINCIPE E DELLE LETTERE, CON ALTRE PROSE": La Casa Editrice Barbèra è stata fondata da Gaspero Barbèra (1818-1880), il quale aveva già operato presso l’editore , sempre di Firenze , Felice Le Monnier. Nel logo della casa editrice Barbèra era raffigurata una rosa con un’ape che le si avvicina, racchiusa dal motto “ Non bramo altr’esca” , verso del Petrarca e, a tal proposito, l’editore scrive di volere scegliere nelle proprie pubblicazioni le opere più pregiate e non andare a casaccio. Nel 1856 Gaspero Barbèra inaugurò con la Divina Commedia la collezione Diamante , Giosuè Carducci compilò il prospetto delle opere che dovevano essere incluse in questa collezione . Diamante è il nome di uno dei più piccoli caratteri tipografici e voleva significare un formato dei più minuscoli . Con la Collezione Diamante, notevole per la diffusione di opere di ogni letteratura, che gli fruttò molti elogi e molto successo commerciale , l’editore voleva contribuire sia all’innalzamento della cultura degli italiani, che ai suoi tempi erano per lo più analfabeti, sia voleva trasmettere ai suoi compatrioti i valori del Risorgimento liberale. Il conte Vittorio Amedeo Alfieri (Asti, 16 gennaio 1749 – Firenze, 8 ottobre1803) è stato un drammaturgo, poeta, scrittore e autore teatrale italiano. “Del principe e delle lettere” è un trattato scritto da Vittorio Alfieri. Fu iniziato a Firenze nel 1778, e concluso a Martinsbourg in Alsazia nel 1786. L’opera è suddivisa in tre libri: Il “Libro primo” è rivolto ai principi che non proteggono le lettere. Si rivolge alle autorità del periodo, i principi, che non devono rendere conto a nessuno del loro operato, ragionando sull’influenza e sulla necessità di dare o meno protezione a letterati e scrittori... Il “Libro secondo” è rivolto ai letterati che non si lasciano proteggere . L’autore in questa parte dell’opera fa riferimento a numerosi scrittori, antichi e moderni, Omero, Sofocle, Rousseau, Machiavelli, collocandoli nel loro tempo, analizzando se siano stati protetti dai regnanti e quale influenza ne abbiano avuto. L’Autore ben precisa che un’opera meditata ed accurata non può che crescere fra i posteri, mentre un’opera profluvio di parole e armonica, muore con lo scrittore . Con il “Libro terzo” si rivolge alle ombre degli antichi liberi scrittori . Alfieri, dopo aver trattato delle varie forme di oppressione che può avere il principe nel confronti degli scritti, vuole analizzare e capire se le lettere possano perfezionarsi senza protezione, quale ruolo abbia avuto lo sviluppo della scienza e quale ruolo abbiano giocato gli scritti nelle epoche “libere”. Nel capitolo duodecimo Alfieri conclude che il principe riporrà sempre in silenzio le vere lettere, poiché da esse nasce l’idea della fine del principato. Formato in 24 cm. Cm . 7 x 11,5, splendida legatura coeva mezza pelle di colore rosso con titoli in oro impressi al dorso , 4 nervetti, cornicine in oro, piatti di color rosso, sguardie colorate , Pagine XXXVII + 436. Condizioni usato, eccezionale freschezza dell’opera, legatura solidissima, nessuna fioritura, eccellente esemplare, perfetto. Opera rara , prima edizione in questa prestigiosa collana di libri in piccolo formato da viaggio, curiosità e volumi dal sapore unico, affettuosi, da collezione. Il presente volume fa parte della mia collezione personale
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