BARTALI L’UOMO CHE SALVO’ L’ITALIA PEDALANDO, LEO TURRINI, Edizione speciale ARNOLDO MONDADORI EDITORE - MILANO Aprile 2010.

Autore: LEO TURRINI Editore: Edizione speciale ARNOLDO MONDADORI EDITORE - MILANO Anno:Aprile 2010 Categoria: CICLISMO SPORT ID titolo:29504934 "BARTALI L’UOMO CHE SALVO’ L’ITALIA PEDALANDO, LEO TURRINI, Edizione speciale ARNOLDO MONDADORI EDITORE - MILANO Aprile 2010." è in vendita da lunedì 13 ottobre 2014 alle 20:18 in provincia di Firenze

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LEO TURRINI

BARTALI
L’UOMO CHE SALVO’ L’ITALIA PEDALANDO

Edizione speciale
ARNOLDO MONDADORI EDITORE - MILANO
Aprile 2010

Copertina rigida e sovraccoperta illustrate con Gino Bartali 1953, pagine 230, formato cm. 14X21.

Stato di conservazione: NUOVO DA LIBRERIA

Gino Bartali (Ponte a Ema, 18 luglio 1914 – Firenze, 5 maggio 2000) è stato un ciclista su strada e dirigente sportivo italiano. Professionista dal 1934 al 1954, vinse tre Giri d’Italia (1936, 1937, 1946) e due Tour de France (1938, 1948), oltre a numerose altre corse tra gli anni trenta e cinquanta. Nel 2013 è stato dichiarato Giusto tra le nazioni.
La carriera di Bartali, più vecchio di Fausto Coppi di cinque anni, fu notevolmente condizionata dalla seconda guerra mondiale, sopraggiunta proprio nei suoi anni migliori. Soprannominato Ginettaccio, fu grande avversario di Coppi. Leggendaria la loro rivalità, che divise l’Italia nell’immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse posizioni politiche dei due). Celebre nell’immortalare un’intera epoca sportiva – tanto da entrare nell’immaginario collettivo degli italiani – è la foto che ritrae i due campioni mentre si passano una bottiglietta d’acqua durante una salita al Tour de France 1952.
Da ricordare, in particolare, la sua vittoria al Tour de France 1948, che, a detta di molti, contribuì ad allentare il clima di tensione in Italia dopo l’attentato a Palmiro Togliatti.

La storia di un grande asso della bicicletta. Di uno che appartiene ad altri tempi, a quando si correva sugli sterrati, tra i sassi e la polvere, e non si pensava al doping, e le bici non erano i prodigi tecnologici di oggi. Gino Bartali è stato amato come pochi altri campioni nella storia dello sport. Per la sua ruvida schiettezza di popolano toscano, per la sua capacità di soffrire, per la sua fede cattolica, che pure gli creò dei problemi con i comunisti nel 1945. Proprio lui, che non aveva mai voluto adeguarsi alle pretese propagandistiche del regime, tanto che Mussolini lo detestava e lo faceva spiare; e che durante la guerra aveva compiuto eroismi poco conosciuti, salvando dalla deportazione centinaia di ebrei. Bartali uomo e Bartali campione. Leo Turrini racconta i successi, i misteri e le tragedie di una carriera durata un quarto di secolo: le 144 vittorie, le quasi 1000 giornate di gara, le memorabili arrampicate sulle Alpi e sui Pirenei. E rivela tutti i retroscena della lunghissima rivalità, che spezzò in due l’Italia della ricostruzione, con l’amico-nemico di dure battaglie, Fausto Coppi.