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Sibilla Aleramo e il suo tempo - Vita raccontata e Illustrata - Feltrinelli 1981 |
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Autore:
a cura di Bruna Conti e Alba Morino
Editore:
Feltrinelli
Anno:1° edizione novembre 1981
Condizioni: BUONE CONDIZIONI
Categoria: NARRATIVA - biografia, con lettere e documenti
ID titolo:102902741
"Sibilla Aleramo e il suo tempo - Vita raccontata e Illustrata - Feltrinelli 1981" è in vendita da lunedì 28 ottobre 2024 alle 19:55 in provincia di Parma
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Note su "Sibilla Aleramo e il suo tempo - Vita raccontata e Illustrata - Feltrinelli 1981": usato in ottime condizioni: come da foto; trascurabile logorio al margine inferiore della copertina; prossimo al nuovo.
titolo: Sibilla Aleramo e il suo tempo sottotitolo: Vita raccontata e Illustrata a cura di: Bruna Conti e Alba Morino edito da: Feltrinelli edizione del: 1° edizione novembre 1981 genere: biografia, con lettere e documenti pagine: 351 con 226 illustrazioni
Queste pagine legano insieme materiali diversi: lettere, fotografie (226), documenti, stralci di opere, pagine di taccuino, ritagli di giornali e anche poesie. Il libro ricostruisce la vita dell’Aleramo, ma contrariamente a quello che avviene nei suoi Diari in cui è solo lei a prendere la parola, questa volta leggiamo nel denso materiale, in gran parte inedito, le testimonianze dei suoi interlocutori e partner, e anche di chi le era dichiaratamente ostile. Leggiamo inoltre come l’Aleramo sia andata raccontando la sua vita nei romanzi e nelle poesie, che, come è noto, sono sempre stati di carattere prevalentemente autobiografico. Nella giovinezza le lettere del padre e della madre, della maestra di scuola, di Alessandrina Ravizza, ecc. Dal 1910 al 1935, la “ridda di amori”: lettere di Felice Damiani, della fanciulla maschia, Cena, Cardarelli, Papini, Boccioni, Cascella, Boine, Rebora, Fernando Agnoletti, Raffaello Franchi, Dino Campana, Emanuelli, Quasimodo, Matacotta. Emergono nomi nuovi: Zaniboni (l’attentatore di Mussolini) e Julius Evola. Parallelamente alla vita degli affetti si snoda il mestiere di scrittrice dell’Aleramo, il percorso della scrittura di ogni singola opera (Una donna, Il Passaggio, Momenti, Andando e stando, Trasfigurazione, Gioie d’occasione, Il frustino, Amo dunque sono, Dal mio diario, le poesie), il rapporto con il mondo culturale dei suoi anni: G.B. Angioletti, Goffredo Bellonci, Arturo Graf, Enrico Bemporad, Marino Moretti, Alfredo Panzini, Bontempelli, Borgese, Cecchi, Primo Conti, Debenedetti, De Robertis, Falqui, Marchesi, Arnoldo Mondadori, Montale, Ojetti, Pancrazi, Ravegnani, Slataper, Ardengo Soffici, Orio Vergani, Aldo Capasso, Sergio Salmi, Pasolini, Salinari, Pavese, ecc. Ancora: queste pagine fermano sempre con numerosi inediti (lettere, documenti, ecc.) i momenti più salienti del suo tempo: l’emancipazione femminile; il gruppo de “La Voce”, il futurismo, Marinetti, D’Annunzio, “La Grande Illustrazione”, la prima guerra mondiale, la Parigi del “Mercure de France”, il mondo teatrale italiano degli anni ’20/30 (lettere di Roberto Bracco, Ruggeri, Silvio D’Amico, Maria Melato, Dario Niccodemi, Alessandro Varaldo, Irma Gramatica), l’antifascismo, Gobetti, il manifesto Croce, il fascismo (Mussolini, Pavolini, Curzio Malaparte, Sforza, Bottai), gli incontri femminili (Flavia Steno, Leonetta Cecchi Pieraccini, Eleonora Duse, la Guglielminetti, Ada Negri, Dolores Prezzolini, la Sarfatti, Matilde Serao, Fausta Cialente), la guerra, il mondo politico e letterario a Roma dopo la liberazione, Togliatti, il PCI. Gli ultimi vent’anni (194011960), dall’incontro con Matacotta (che trova qui nuovo smalto attraverso le lettere che i due si scambiarono, e attraverso alcuni brani di un romanzo inedito in cui lo scrittore racconta la propria esperienza amorosa con Sibilla), alla guerra, all’iscrizione dell’Aleramo al Partito comunista, alla morte, sono stati necessariamente contratti avendo già avuto come grande registratore il Diario che riportava fedelmente gli affanni della povertà, della vecchiaia, della mancanza di creatività della scrittrice, gli avvenimenti bellici, i suoi incontri con personaggi della politica e della cultura, la sua attività in seno al Partito comunista. Ricavate da un vastissimo materiale (circa 30.000 fogli), accumulato negli anni dall’Aleramo, e da altri documenti rintracciati altrove, queste pagine permettono di guardare con occhio indulgente, commosso e -perché no – divertito, non solo nel tessuto più intimo di una vita, ma anche in quello della vita tout court (è questo secondo aspetto che legittima soprattutto ai nostri occhi questo lavoro), con le sue lacerazioni, contraddizioni e ripetizioni, il suo grottesco e i suoi drammi. Le lettere e i documenti sono stati lasciati nella loro integrità proprio perché testimoniassero non solo sul personaggio centrale, che aggredito da più parti si avvicina forse il più possibile alla sua “verità biografica”, ma su tutti quelli coinvolti nella vicenda Aleramo. (dall’introduzione)
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