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Confucio . Studio integrale & L’asse che non vacilla |
 
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Autore:
Ezra Pound
Editore:
All’insegna del Pesce d’Oro - Milano
Anno:Prima edizione 8 Febbraio MCMLV . Edizione limitata e numerata , copia n. 144 di 1000
Collana: Scritti italiani di Ezra Pound. Versione e commento di E. Pound, con una nota sui classici in pietra di Achilles Fang
Condizioni: OTTIME CONDIZIONI
Categoria: LETTERATURA AMERICANA EZRA POUND POESIA MODERNISMO MUSSOLINI FASCISMO LIBRI RARI EDIZIONE LIMITATA E NUMERATA
ID titolo:70788882
"Confucio . Studio integrale & L’asse che non vacilla" è in vendita da venerdì 20 dicembre 2019 alle 13:35 in provincia di Parma
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Note su "Confucio . Studio integrale & L’asse che non vacilla": ’’ il rovente e deluso poeta di Mauberley’’ trova in Confucio il modello esemplare del letterato che non solo è direttamente impegnato nella dimensione etico-sociale, ma ha anche posto le basi di una dottrina dell’ uomo e dello stato che ha retto un grande impero per oltre due millenni’’. Ezra Weston Loomis Pound (Hailey, 30 ottobre 1885 – Venezia, 1º novembre 1972) è stato un poeta, saggista e traduttore statunitense, che trascorse la maggior parte della sua vita in Italia , fu uno dei protagonisti del modernismo e della poesia di inizio XX secolo. Costituì, assieme a Thomas Stearns Eliot, la forza trainante di molti movimenti modernisti, principalmente dell’imagismo e del vorticismo, correnti che prediligevano un linguaggio d’impatto, un immaginario spoglio e una netta corrispondenza tra la musicalità del verso e lo stato d’animo che esprimeva, in contrasto con la letteratura vittoriana e con i poeti georgiani. Durante gli anni trenta e quaranta espresse ammirazione per Mussolini, Hitler e Oswald Mosley; trasferitosi in Italia nel 1924, sostenne il regime fascista fino alla caduta della Repubblica Sociale Italiana. Secondo Pound «il primo atto del Fascismo è stato salvare l’Italia da gente troppo stupida per saper governare, voglio dire dai comunisti senza Lenin. Il secondo è stato di liberarla dai parlamentari e da gruppi politicamente senza morale. Quanto all’etica finanziaria, direi che dall’essere un paese dove tutto era in vendita, Mussolini in dieci anni ha trasformato l’Italia in un paese dove sarebbe pericoloso tentare di comperare il governo». L’ammirazione antidemocratica di Pound per Mussolini era espressamente estesa, apprezzando la politica economica del Terzo Reich, anche a Hitler, pur ritenuto un «imitatore isterico» di Mussolini, mentre egli giudicava tutti gli altri statisti moderni alla stregua di mere «canaglie», in particolare fu molto duro, soprattutto durante e dopo la guerra, con Winston Churchill, accusandolo di portare avanti una politica estera brutale e ingiusta. Pound aderì alla R.S.I. (ottobre 1943 - aprile 1945) come cittadino straniero residente e si trasferì a Milano per continuare le sue trasmissioni radio e tentare di convincere ancora il governo fascista ad applicare le sue teorie economiche, rimanendo comunque soddisfatto della socializzazione dell’economia, progettata dal Partito Fascista Repubblicano; Pound affermerà che, per molti «uomini onesti», era impossibile stare con la corruzione e «il lerciume di Badoglio», motivando così la scelta di stare con un governo collaborazionista con i nazisti. In questo periodo intensificò gli attacchi verbali alla finanza internazionale, colpevole a suo dire di aver complottato per trascinare gli Stati Uniti d’America nella guerra, e si fece portavoce di campagne antisemite, identificando gli ebrei come i banchieri usurai. Tuttavia dichiarò in seguito di non essere razzista: «Non sono un antisemita. Non confondo l’usuraio ebreo e l’ebreo che si guadagna onestamente da vivere di giorno in giorno». I suoi strali si indirizzavano invece contro chi, a suo avviso, non vedeva l’ombra dei ’’prestatori di denaro’’ dietro l’entrata in guerra degli Alleati. Pound compose inoltre due canti in italiano (72-73), nei quali ribadiva la solidarietà al fascismo: famoso è il verso ’’Rimini arsa e Forlì distrutta’’ (Canto 72), in cui deplora i bombardamenti Alleati nella Città del Duce (come era nota Forlì durante il fascismo, dato che Mussolini era nato nella vicina Predappio) e nella sua provincia. Il 3 maggio 1945 fu arrestato da partigiani italiani e consegnato ai militari statunitensi, che lo trattennero per alcune settimane a Genova e poi lo trasferirono in un campo di prigionia dell’esercito statunitense ad Arena Metato, presso Pisa.. A causa delle sue prese di posizione durante il conflitto mondiale, Pound venne accusato di collaborazionismo e tradimento, reati per cui rischiava la pena di morte o l’ergastolo. Dopo alcune settimane di reclusione, in una cella di sicurezza senza servizi igienici e possibilità di ripararsi dal freddo e dal caldo (la ’’gabbia da gorilla’’, disse lui), subì un tracollo fisico e mentale. Gli fu assegnata una tenda presso l’infermeria del campo e gli fu consentito di scrivere a mano durante il giorno e usare la macchina per scrivere nelle ore serali. Instancabile, trascorse i mesi pisani componendo i quattordici Canti pisani (dal 71 all’84; particolarmente famoso è il 74°, in cui rievoca con linguaggio mitologico e simbolico la morte di Mussolini e dell’amante Clara Petacci, con l’esposizione dei corpi in Piazzale Loreto, descrivendo la fine del Duce con la celebre locuzione ’’uno schianto, non una lagna’’) e traducendo ancora Confucio.A fine novembre 1945 fu trasferito in aereo a Washington per il processo. In seguito a una perizia psichiatrica, che lo dichiarò infermo di mente, con una discussa diagnosi di schizofrenia, il processo fu rinviato e Pound fu internato nell’ospedale criminale federale St. Elizabeths di Washington. La poesia e la poetica di Pound hanno avuto molta influenza. Le sue prime opere portarono nella lirica del Regno Unito un linguaggio più concentrato e sperimentale e una visione sincretistica, nella quale entravano America ed Europa, Oriente e Occidente, nell’ambito del modernismo, dell’imagismo e del vorticismo. Fecero scuola i suoi rifacimenti dal cinese e le sue maschere provenzali. Pound fu anche influente promotore presso il pubblico inglese di Guido Cavalcanti e Dante, sulla scia di Dante Gabriel Rossetti e altri. I Cantos, la principale opera poetica, sono un’epica autobiografica, componente un grande poema sulla cui struttura e riuscita la critica non è concorde, ma pochi dubitano della grandezza di alcune pagine, specie nei Canti pisani del 1945. La tematica principale è il rifiuto della mentalità borghese con le sue convenzioni e la nostalgia per l’arte e la cultura del passato. Essi sono dominati inoltre da una commistione di lingue, dal tema della modernità mescolata agli Stati Uniti d’America dei pionieri (dai Padri Pellegrini alla conquista del West, forte è in lui l’ammirazione per il ruralismo e la civiltà contadina, mentre esprime un profondo disagio per non essere stato capito dagli Stati Uniti d’America contemporanei, dominati dal capitalismo; Pound si considerò sempre un patriota statunitense), dalla Cina classica (specialmente sotto l’influenza di Confucio) all’antichitàgreco-romana fino al Medioevo (con la tematica dell’usura quale sommo male che affligge la società, mutuata in parte da Dante), fuse insieme in una poesia metafisica e modernista mutuata dall’amico Thomas Stearns Eliot, e che tramite Eliot farà scuola, determinando un nuovo interesse anche per il dolce stil novo nella nuova poesia moderna (ad esempio in Eugenio Montale, Edoardo Sanguineti, Jorge Luis Borges, ecc.). Queste tecniche e temi rendono l’opera Poundiana di difficile lettura e ne ha fatto oggetto di molti studi e commenti. Alla complessità del poema contribuiscono le allusioni a eventi storici, sia del Mediterraneo antico sia dell’Asia e dell’Estremo oriente, dell’America e dell’Europa premoderna e moderna, utilizzati sulla scia di Eliot o Kavafis per illustrare temi moderni, filosofici o universali, in un ’’tempo senza tempo’’ immanente, in cui tutto coesiste nella mente del poeta. Brossura morbida muta originale con sovraccoperta illustrata da ideogrammi e titoli in nero, formato in 16° grande cm. 12,5 x 18, ideogramma in nero in antiporta , pagine (2) + 195 +(5), numerosi ideogrammi intercalati n/t , anche a tutta pagina , dedica anonima in antiporta. Condizioni usato, normali segni del tempo, nessuna mancanza, legatura solidissima, nel complesso eccellente esemplare da collezione. (La traduzione italiana dei due libri confuciani (oggi riveduta e aggiornata) fu stampata a Rapallo e a Venezia in tre introvabili opuscoli durante la guerra. ’’L’asse che non vacilla’’ fu dato quasi interamente alle fiamme subito dopo la Liberazione perche’ sospetto di propaganda in favore dell’asse Berlino-Roma-Tokyo). Rara e ricercata opera da collezione in Prima Edizione numerata e limitata ( copia n. 144 di 1000). Il presente volume fa parte della mia collezione personale.
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