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Autore:
Francis Galton - a cura di Graziella Martina
Editore:
Ibis edizioni - Como
Anno:Prima edizione , Ottobre 1999 ( edizione speciale limitata e numerata)
Collana: Collana L’Ippogrifo
Condizioni: COME NUOVO
Categoria: VIAGGI, ANTROPOLOGIA, CLIMATOLOGIA, ESPLORAZIONI, GALTON, DARWIN, EDIZIONI SPECIALI, LIBRI RARI
ID titolo:66574869
"L’arte di viaggiare" è in vendita da venerdì 2 agosto 2019 alle 12:56 in provincia di Parma
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Note su "L’arte di viaggiare": Di questo volume sono state tirate 50 copie speciali, numerate in cifre romane da I a L: Copia n. XXXVI con autografo. Titolo originale : 1855- The Art of Travel. Nelle ’’Memorie della mia vita’’, Galton ammette di non aver resistito alla tentazione di rendere pubblica la lettera che suo cugino Charles Darwin, il grande naturalista, autore dell’Origine delle specie, gli aveva inviato in occasione del ricevimento di una copia omaggio di questo libro. Galton, che attribuiva grande valore alle opinioni e alle osservazioni del cugino, gli aveva chiesto dei consigli da inserire nel volume. Darwin non si era fatto pregare e nel libro troviamo alcune sue esperienze e consigli, insieme a quelli di altri viaggiatori e alle indicazioni pratiche tratte dagli usi e dai costumi degli abitanti di diversi paesi, dal Tibet, all’India, all’Africa meridionale. Partendo dal principio che il viaggio è un’arte che deve essere appresa, Galton ha raccolto in questo libro la più grande quantità di notizie e informazioni utili per esploratori e viaggiatori. E’ quindi uno strumento prezioso , valido ancora oggi per il viaggiatore che vuole ricorrere a quello che offre l’ambiente più che a quello che che si trova in vendita nei negozi. Il libro è il documento di un’epoca in cui il viaggiare era duro e la sopravvivenza dipendeva dalle risorse individuali e dall’ingegnosità con cui si affrontavano situazioni difficili. Galton ha pensato a tutto quello di cui il viaggiatore necessita in ambienti e climi diversi: cibo, acqua, abbigliamento, medicine, fuoco, tende, rifugi, combustibile, barche, nozioni di alpinismo, nuoto, caccia, pesca, cura degli animali della spedizione, orientamento, segnali e molto altro ancora, tutto minuziosamente illustrato, chiarito, commentato per fare dei ’’lettori’’ del suo manuale dei viaggiatori sagaci e esperti. Cartonato editoriale muto di colore blu, sovraccoperta figurata a colori, formato in 8° cm. 18 x 25, pagine 314, larga marginatura , bellissima carta Palatina, eccellente veste editoriale. Condizioni usato, minimi segni d’uso alla sovraccoperta, interno perfetto, eccellente copia da collezione in edizione speciale , limitata e numerata in cifre romane. Il manuale degli esploratori inglesi dell’Ottocento secondo le indicazioni della Royal Geographical Society. La vita di Galton attraversa tutto il XIXº secolo: nacque nel 1822 e morì nel 1911. Compì i suoi primi studi privatamente e all’età di 13 anni venne iscritto alla King Edward’s School di Birmingham. Successivamente, per scelta della sua famiglia, si iscrisse a Medicina per due anni - il primo anno trascorso a Birmingham ed il secondo al King’s College di Londra - non trovandola però congeniale, così nel 1840 passò a Matematica, al Trinity College di Cambridge non terminando gli studi anche perché si ammalò. Nonostante i suoi interessi per la meccanica e la matematica non ebbe successo nel suo periodo trascorso a Cambridge. Era figlio di un ricco banchiere e ciò ebbe notevoli conseguenze nella sua vita. Inoltre sua madre, Violetta Darwin, era della stessa famiglia del celebre biologo Charles Darwin ed i due erano cugini. Quando nel 1844 morì suo padre, Galton abbandonò definitivamente l’idea di proseguire la carriera medica e negli anni seguenti, dotato di un patrimonio più che ragguardevole, si diede a viaggiare recandosi in Egitto, a Khartoum e in Siria. Tuttavia, come ricorda Karl Pearson che gli ha dedicato una importante biografia e che lo conobbe personalmente, viaggiava per il desiderio infantile di movimento e di vedere nuovi paesaggi. Non aveva ancora conoscenze sulle lingue, sui costumi o sull’archeologia dei popoli con cui veniva in contatto. Nel 1850, dopo alcuni anni improduttivi trascorsi in Inghilterra, intraprese un viaggio in Sud Africa esplorando dei territori quasi del tutto sconosciuti e, al suo ritorno in patria, all’inizio del 1852, tenne una relazione alla Royal Geographical Society, che gli fruttò il riconoscimento ed il premio di una medaglia d’oro. Riconoscimento tributatogli anche dalla Società Geografica Francese che nel 1854 gli assegnò, per il suo studio in Sud Africa, una medaglia d’argento. La sua prima pubblicazione, sulle esplorazioni geografiche, vide la luce nel 1855 col titolo The Art of Travel. Nel 1853 incontro Louisa Butler che sposò e dopo un lungo tour per l’Europa la coppia si stabilì a Londra. A partire dal 1855 Galton iniziò ad impegnarsi seriamente nel lavoro scientifico. La sua prima pubblicazione del 1855, che abbiamo appena ricordato, riguardava, come ricaduta dei viaggi, l’esplorazione dei territori sconosciuti e le sue prime ricerche si indirizzarono verso la meteorologia. Con dati molto approssimativi tracciò delle mappe della direzione del vento e della pressione atmosferica; l’imprecisione non gli impedì di notare che il centro di un sistema di alta pressione è associato a direzioni di rotazione oraria dei venti intorno alla zona centrale di calma. Per designare questo fenomeno coniò, nel 1863, il termine di ’anticiclone’ tutt’ora in uso. In questo periodo tentò anche di analizzare la natura della relazione fra la pressione atmosferica e la velocità del vento, non riconoscendo tuttavia l’esistenza della regressione - utilizziamo un termine che lui stesso introdusse molti anni più tardi, e che oggigiorno è del tutto comune - della velocità del vento rispetto alla pressione atmosferica: la via era aperta per l’analisi della regressione e per la correlazione che sarebbero venute in un prossimo futuro. La pubblicazione nel 1859 dell’’’Origin of Species’’ del cugino Charles Darwin assunse un ruolo centrale nella scienza e negli ambienti intellettuali europei ed anche Galton ne subì il fascino; a questo libro si deve anche il progressivo ma deciso spostamento degli interessi di Galton dalla geografia e dalla meteorologia verso l’antropologia fisica quantitativa e l’eugenica. L’influsso del libro di suo cugino si manifestò e prese corpo molto lentamente negli interessi e negli scritti di Galton: nel 1865 scrisse l’articolo Hereditary Talent and Character e successivamente, nel 1869, l’opera Hereditary Genius, seguita da English Men of Science: Their Nature and Norture del 1874, da Inquiries into Human Faculty del 1883, e da Natural Inheritance del 1889 quando aveva 67 anni. Le sue ricerche sull’ereditarietà, sull’antropometria, sulla psicometria e sulla statistica non erano studi indipendenti ed a sé stanti, ma si integravano e tendevano al suo progetto principale del miglioramento della specie umana. Il presente volume fa parte della mia collezione personale.
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