#64972 - Donazione libri
Reggio Emilia,
giovedì 13 agosto 2020 alle 14:04
Messaggio collegato al #64966.
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Progetto... ho sfogliato i ’Libri Sibillini’ e contattato un aruspice, che gli Dei pongano lo sguardo su di me, se non si tratta di un’edizione Utet.
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moscusmoschifer
#64966 - Donazione libri
Roma,
martedì 11 agosto 2020 alle 11:33
Messaggio collegato al #64964.
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in effetti non è che tutti sapessero che fine facessero i libri. Io mi ricordo che mi informai perchè all’epoca c’era un ammiano marcellino che volevo salvare per la mia collezione privata sul tardo antico. ma tecnicamente dopo la radiazione dal catalogo il destino del volume non riguarda più gli operatori. Il loro destino veniva deciso al livello centrale
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progettonuoveletture
#64964 - Donazione libri
Roma,
sabato 8 agosto 2020 alle 20:19
Messaggio collegato al #64957.
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Per me è disonestà dire non che ’’sarebbe passato un collega a ritirarli e portarli al macero’’ ma dire ’’non lo sappiamo’’. Termino qui la discussione.
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[Utente non registrato]
#64957 - Donazione libri
Roma,
sabato 8 agosto 2020 alle 12:47
Messaggio collegato al #64956.
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infatti per anni, passava il famoso ’collega degli uffici centrali’ che ritirava le casse con i libri da portare al macero. Il metterli a disposizione del pubblico è una cosa relativamente recente. E direi anche sensata, trattandosi comunque di un bene pubblico....
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progettonuoveletture
#64956 - Donazione libri
Roma,
sabato 8 agosto 2020 alle 00:19
Messaggio collegato al #64945.
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Io qui per disonesti intendo impedire ad alcuni di poter entrare in possesso di alcuni libri per far sì che i libri vadano ad altre specifiche persone, da loro conosciute ed apprezzate. Faccio notare che per anni mi hanno detto di non sapere che fine facessero i libri.
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[Utente non registrato]
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#64954 - Donazione libri
Roma,
martedì 4 agosto 2020 alle 13:35
Messaggio collegato al #64949.
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allora, prima di rispondere ho voluto chiedere lumi ai miei ex colleghi di una biblioteca comunale di Roma. Dunque, non c’è nessun segreto. Fino a qualche anno fa tutti e dico tutti i libri radiati dovevano essere portati al macero. Oggi con qualche variazione tra comune e comune (la famose o famigerate autonomie) una certa quota di libri viene messa a disposizione degli utenti su uno scaffale (non è necessario farne richiesta). Sui volumi è ben visibile il timbro della radiazione del catalogo e non possono essere assolutamente commercializzati. Oltre al fatto che c’è un limite di volumi che il singolo utente può prelevare. Quindi non ci sono cooperative o favoritismi. Altresì io stesso avrei avuto un canale preferenziale che invece non ho mai utilizzato. Semmai il contrario. Quando capita che gli eredi di una biblioteca privata a fronte della mia offerta dicano ’ok il prezzo, ma o ti porti via tutti i volumi o non se ne fa nulla’ io stesso rovescio negli scaffali dello sharing (e prima ancora delle biblioteche solidali) una valanga di libri tipo quelli di vespa o fabio volo che non voglio nè in magazzino, nè tantomeno in negozio. Alcuni dei quali, in condizioni pari al nuovo generalmente, vengono assorbiti dal catalogo della biblioteca come donazione. La selezione, sia per l’acquisizione delle donazioni, sia per le radiazioni viene fatta da un/una bibliotecario/a addetto/a. Che valuta lo stato del volume, lo storico delle richieste e ci mette una buona dose di gusto personale. Ok, a volte pessimo! ed ecco perchè magari troviamo accettato un moccia e radiato un gibbon. Ma dobbiamo considerare che:
1) nelle biblioteche del circuito comunale di norma non ti portano il codex purpureo e nemmeno te lo chiede l’utenza media. oltrechè spesso le strutture non sono attrezzate per il mantenimento e la conservazione di volumi particolarmente pregiati. Oltrechè il personale spesso non ha nemmeno la formazione per riconoscerli. Ma quando succede i volumi preziosi vengono dirottati verso biblioteche più idonee (a roma ad esempio la marconi o gli archivi capitolini)
2) come dicevo appunto, il bibliotecario comunale non è quello che puoi trovare alla biblioteca San Nilo (che pure in forma ibrida fa parte del cirucito delle biblioteche comunali dei castelli) o alla Nazionale dove le poche centinaia di operatori (mi pare 700 tra bibliotecari di ruolo e volontari, contro gli oltre 8000 solo di ruolo della sua omologa parigina) non riescono da soli a stare dietro a tutto il lavoro. Poi ovviamente esistono le eccezioni anche nel personale comunale. Ma di norma la selezione standard è molto mainstream (per non parlare dei ragazzi assunti come zetema che sono demotivati da stipendi da terzo e quarto mondo) e oltre ai parametri standard come dicevo molto sta alla discrezione dell’addetto.
Possiamo dire cattivo gusto? senza dubbio... ma il cattivo gusto spesso è generato anche dalla domanda dell’utenza e comunque non è un illecito e di sicuro non va ad ingrassare le casse di misteriose cooperative private. anzi semmai possiamo dire che i privati che taccheggiano sono quelli delle società esternalizzate che assumono personale usa e getta per pagarlo meno di un raccoglitore di pomodori.... figurati se spedono soldi per formarlo (dovessero poi chiedere aumenti!)
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progettonuoveletture
#64949 - Donazione libri
Reggio Emilia,
lunedì 3 agosto 2020 alle 01:32
Messaggio collegato al #64948.
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Già. Difatti quelli che avevo visto o erano privi della sovracopertina o se erano tipo brossura, la lacerazione di parte della copertina, a seguito dell’asportazione dell’etichetta identificativa.
Ma poi che gl’interessa della sorte del libro una volta dismesso...
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segnalibro
#64948 - Donazione libri
Reggio Emilia,
domenica 2 agosto 2020 alle 22:42
Messaggio collegato al #64945.
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Di norma, si leggono più romanzi che saggi (anche se interessantissimi) ecco perché i primi rimangono più tempo a scaffale. In molte parti del reggiano, le biblioteche cedono questi libri ai vari centri per il riuso. Alcuni bibliotecari, ad esempio quelli di Novellara (RE) hanno il brutto vizio di asportare porzioni di carta dai volumi ed in alcuni casi hanno maldestramente sforbiciato parti di testo, per questo andrebbero messi al pubblico ludibrio. Posso capire la rimozione del talloncino al dorso o l’adesivo identificativo per evitare che per un qualche motivo il testo ritorni in biblioteca, con buone probabilità però, essi hanno paura che i libri siano rivenduti, ecco perché li ’mutilano’.
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moscusmoschifer
#64945 - Donazione libri
Reggio Emilia,
domenica 2 agosto 2020 alle 17:02
Messaggio collegato al #64944.
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Sapere che libri dismessi dalle biblioteche siano dati al macero, se ancora idonei alla lettura (quindi non distrutti con pagine strappate o talmente usurati da non stare più insieme) , mi fa molto dispiacere. Li preferirei di gran lunga vedere in case di riposo, scuole, o quelle iniziative ’prendi un libro lascia un libro’. Anche un mercatino dell’usato è meglio al macero.
Quindi se come disonesti intendevi la vendita di libri ex biblioteca, per me non è così... Ma forse ho inteso male?
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#64944 - Donazione libri
Reggio Emilia,
domenica 2 agosto 2020 alle 08:18
Messaggio collegato al #64943.
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Sarei contento se risultasse che mi sono sbagliato. Però perché tengono nascosta la fine dei libri che ’’sfoltiscono’’ ? Comunque una cosa è certa: esistono gli onesti e i disonesti.
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#64943 - Donazione libri
Reggio Emilia,
sabato 1 agosto 2020 alle 23:47
Messaggio collegato al #62800.
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Ciao progetto...
Riguardo ai romanzi che dici essere rifiutati, per la verità mi è capitato di vedere, e a volte acquistare, in mercatini dell’usato alcuni romanzi rosa, sia Euroclub che Harmony col timbro delle biblioteche, alcuni ancora con l’adesivo identificativo sulla costa... Forse non sono così bistrattati.
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#64942 - Donazione libri
Roma,
sabato 1 agosto 2020 alle 22:03
Messaggio collegato al #64941.
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veramente i libri devono essere radiati e generalmente mandati al macero. Qualche titolo, i più belli, vengono salvati dall’iniziativa di qualche bibliotecario. da qualche anno come c’è la possibilità di metterne alcuni nell’armadietto dello sharing, ma in quantità limitata. i depenni vengono fatti in base allo storico delle richieste. Che poi ci sia qualche pseudobibliotecaria incompetente che valuti di più un romanzaccio di valerio massimo manfredi, piuttosto che gibbon è probabile. Se è per questo sono le stesse che se gli porti ostrogosky non te lo accettano perchè non sanno nemmeno chi sia. Ma sono casi isolati. Di sicuro non ci sono di mezzo cooperative, nè favoritismi. Te lo dico, perchè per tutto il periodo che nelle biblioteche ci ho lavorato ho conosciuto più bibliotecari innamorati del loro lavoro che non incompetenti. e anche gli incompetenti erano incapaci onesti. Probabilmente frequentiamo biblioteche comunali diverse.
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progettonuoveletture
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#64941 - Donazione libri
Roma,
sabato 1 agosto 2020 alle 16:38
Messaggio collegato al #62793.
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La mia esperienza con le biblioteche comunali è la seguente, di un 10 anni fa.
Per liberarmi di un circa 400 libri, preparo una lista e la porto in biblioteca, chiedendo se sono interessati. L’addetta sfoglia la lista, commenta eccitata (erano tutti saggi ’’pesanti’&rsquo e mi chiede se sono disposto a donare i libri ad una cooperativa, fatta di tutti bravi ragazzi da loro conosciuti.
Dico di no, lascio la lista e aspetto una risposta mai arrivata.
Nel seguito, frequentando la biblioteca, noto che i libri che mettono tra quelli da sfoltire (la legge li obbliga a, ogni anno, liberarsi di libri vecchi, poco letti, in pessime condizioni...) sono tutti saggi interessanti e mai romanzacci di autori sconosciuti e in brutte condizioni, che stanno lì da anni.
Chiedo che fine fanno i libri ’’sfoltiti’’ e mi rispondono sempre che non lo sanno. Però lo so io: sono obbligati a mettere un avviso (certo non in un angoletto buio e non frequentato) che sono disponibili dei libri e chiunque può presentarsi e chiedere di averli.
Mi pare evidente che i libri ’’sfoltiti’’ vengono dati direttamente alla cooperativa di tutti bravi ragazzi da loro conosciuti, che provvede poi a venderli pro tasca sua.
Non vi fidate delle biblioteche comunali.
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[Utente non registrato]
#64678 - donazione libri
Roma,
venerdì 12 giugno 2020 alle 08:15
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Buongiorno a seguito del decesso di mia zia Sto liberando la sua libreria di casa contenente romanzi libri d’arte enciclopedia e l’altro. qualora qualcuno fosse interessato a venirli a prendere vi prego di contattarmi alla mia mail : avv.alessandromacchia@hotmail.com grazie
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[Utente non registrato]
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#62800 - Donazione libri
Roma,
martedì 17 aprile 2018 alle 17:21
Messaggio collegato al #62793.
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avendoci lavorato qualche anno nelle biblioteche posso dirti già a monte quali cose sono escluse a priori dalle donazioni, in modo da evitare viaggi a vuoto. MAI E POI MAI PORTARE: - enciclopedie ( a meno che non si tratti della treccani aggiornata.... ma voglio vedere chi è che la dona....) - dizionari (a meno che non si tratti di prodotti qualitativamente altissimi, per capirci dall’oli/devoto in su... e anche qui voglio vedere chi è che lo dona...) - romanzi rosa - harmony - gialli mondadori - istant book - qualunque tipo di pubblicazione uscita in allegato a quotidiani e riviste (es. noir di repubblica) - manoscritti e codici (pur di valore, di norma le piccole biblioteche comunali li rifiutano, indirizzandoti però ad altre istituzioni più attrezzate a raccogliere e gestire la donazione) Sono categoricamente esclusi anche romanzi od opere di comune diffusione in edizione ’vintage’ (ad esempio un ’ulisse’ di joyce degli anni 60), libri danneggiati o ingialliti. Tuttavia se possiedi una collezione tematicadi un certo pregio (es. roma antica) con testi anche datati, ma di difficile reperibilità o fuori catalogo, puoi creare un fondo indivisibile e sottoporlo all’attenzione della dirigente della struttura. se è un buon blocco di norma lo prendono
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progettonuoveletture
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